Palazzo Madama, Edil84 cura il restauro di finestre e persiane

“Un lavoro di estremo pregio per Edil84. È per noi un grande onore poter curare il restauro di finestre e persiane, su una delle sedi delle Istituzioni della nostra Repubblica, Palazzo Madama”.

Prato, 22 marzo 2021Edil84, azienda edile pratese con sede in via Ferrucci 71, ha ottenuto l’affidamento dei lavori per il restauro e sostituzione di finestre e persiane di Palazzo Madama, storico palazzo in via Dogana Vecchia e Piazza Sant’Eustachio a Roma e sede del Senato.Un lavoro di estremo pregio per Edil84. È per noi un grande onore poter curare questo importante intervento su una delle sedi delle Istituzioni della nostra Repubblica” commentano dall’azienda pratese.

L’intervento di Edil84 nel dettaglio

Le finestre e le persiane verranno ripulite della vernice fino a ritrovare il legno vivo. Si procederà poi alla sostituzione delle parti rotte o ammalorate, quindi alla stesura di una mano di fondo, alla completa stuccatura e carteggiatura, al trattamento contro tarli e funghi e alla verniciatura a smalto, di qualsiasi colore, in almeno due mani e comunque a completa copertura, con sigillatura finale di tenuta contro le infiltrazioni meteoriche (per saperne di più sulle impermeabilizzazioni).

Durante tutta la fase di trasporto fuori opera delle finestre del primo piano da sottoporre a ciclo di restauro, è prevista la posa in opera di schermature provvisorie costituite da un telaio in legno controventato sulle diagonali, avvitato al telaio murato delle finestre e completo di chiusura in doppio strato di nylon pesante adeguatamente sigillato lungo tutto il perimetro del varco murario. Per i nuovi serramenti invece è richiesto l’impiego di legno okumè lamellare.

Bonus Facciate 2021, perché conviene ristrutturare adesso

Le fasi dei lavori

Una volta terminate tutte le operazioni di rilievo dei serramenti da parte dell’impresa Edil 84, inizieranno i lavori che saranno suddivisi in tre parti.

  1. La prima consistente nello smontaggio delle persiane, restauro con successiva posa e smontaggio delle finestre con chiusura temporanea con nylon.
  2. La seconda consisterà nel restauro delle finestre e conseguente rimontaggio.
  3. Successivamente saranno rimosse tutte le persiane e finestre da sostituire e conseguentemente fornite e posate le nuove.

I lavori avranno una durata di 180 giorni.

Breve storia di Palazzo Madama

Palazzo Madama, sede del Senato, è uno dei monumenti della Capitale. Nel Cinquecento è sede della famiglia Medici che decidono di farlo restaurare da Giuliano da Sangallo, quindi viene rimaneggiato ampiamente nel corso del Seicento, periodo al quale risale la splendida facciata barocca progettata da Paolo Maruscelli. Passa ai Lorena e poi allo Stato Pontificio. Nel 1871 viene scelto come sede dell’Aula del Senato del neonato Regno e lo è rimasto fino ad oggi ospitando le Istituzioni Repubblicane.

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In sintesi

  • Località: Roma, Palazzo Madama;
  • Tipologia intervento: restauro e sostituzione di finestre e persiane;
  • Durata lavori: 180 giorni.

Lavori edili? Rivolgiti a noi: possiamo fare lo sconto in fattura

Edil84 è l’azienda giusta per i tuoi lavori nel campo dell’edilizia e in più adesso può fare anche lo sconto in fattura rendendo ancor più appetibili le agevolazioni di Superbonus e Bonus Facciate.

Lo sconto in fattura consiste nella richiesta da parte del contribuente, beneficiario di un’agevolazione, di uno sconto sulla fattura di spesa per lavori edili compresi nell’agevolazione. Una volta effettuato questo passaggio la nostra azienda è in grado di recuperare il tutto sotto forma di credito d’imposta corrispettivo alla detrazione che spetta

Per molti lavori edili, nonostante le appetibili agevolazioni introdotte o rinnovate nell’ultimo anno, rimaneva il problema della cessione del credito. Era questo uno dei nodi da sciogliere del Super Bonus o del Bonus Facciate. Solo all’apparenza sembrava semplice poter cedere il credito e fare lo sconto in fattura, in verità questo meccanismo era tutt’altro che immediato e rischiava di far inceppare il tutto.

Adesso Edil84 può eseguire i lavori di recupero del patrimonio edilizio, di efficientamento energetico e prevenzione del rischio sismico perché può eseguire lo sconto in fattura riservandosi successivamente la possibilità di cedere il credito.

Ricapitolando:

  1. Il credito di imposta corrisponde alla detrazione spettante per le spese sostenute.
  2. Questa si può cedere al fornitore che applica uno sconto di importo pari alla detrazione in fattura e lo recupera sotto forma di credito di imposta direttamente o attraverso una successiva cessione alle banche o intermediari finanziari;
  3. Oltre che al fornitore può essere ceduta a banche o intermediari finanziari che si incaricheranno di trasformarlo in liquidità per sostenere le spese dell’intervento;
  4. La detrazione si trasforma in credito di imposta solo quando viene ceduta dal contribuente ad un altro soggetto;
  5. La cessione del credito può avvenire anche in qualunque stadio di avanzamento dei lavori, non necessariamente all’inizio o alla fine;
  6. È consentita la cessione del credito (o la richiesta di sconto in fattura) anche ai cittadini frontalieri che abbiano un reddito fondiario in Italia e anche a coloro che risiedono all’estero.

La nostra storia

Edil84 è un’impresa edile di Prato attiva sul territorio da 37 anni, che realizza nuovi complessi immobiliari e ristrutturazioni edili. La Edil 84 Srl offre un servizio di ristrutturazione completo e chiavi in mano, avvalendosi di un personale esperto e professionale. Sopralluoghi e preventivi in forma completamente gratuita e senza impegno.

Bonus Facciate 2021, perché conviene ristrutturare adesso

Il Bonus Facciate, rinnovato dall’ultima Legge di Bilancio, è lo stimolo giusto per restaurare le nostre facciate. Edil84 ti aiuta a sfruttarlo.

Migliorare l’estetica e non solo. Questi sono gli obiettivi del Bonus Facciate, molto atteso e utile per rinnovare il ricco ma spesso deteriorato patrimonio immobiliare italiano. Gli anni, del resto, si fanno sentire per gli edifici (a maggior ragione se in calcestruzzo) e non di rado si ha a che fare immobili realizzati o nella prima metà del Novecento o nel secondo Dopoguerra che quindi presentano i segni del tempo e dell’azione degli elementi.

Nell’ambito dei grandi sgravi per le ristrutturazioni su edifici e condomini è stato ricompreso in Legge di Bilancio, infatti, anche il Bonus Facciate. Previsto originariamente per il 2020, è stato prorogato a tutto il 2021 nell’ultima legge di bilancio.

Proprio per questo è vantaggioso ristrutturare le facciate adesso. Edil84 con una consulenza specifica ti aiuta a sfruttare il Bonus Facciate.

Al pari dei vantaggiosi Ecobonus e Sismabonus, quello per le facciate permette di recuperare fino al 90% delle spese sostenute per interventi di recupero e restauro degli edifici. Anche per il bonus facciate è possibile cedere il credito.

Sono ammessi nel Bonus Facciate una pluralità di interventi di restauro. Posso accederci persone fisiche, compresi gli esercenti arti e professioni, enti pubblici e privati non a vocazione commerciali, società, associazioni di professionisti. C’è una condizione: gli immobili devono essere nelle zone A e B, come prescritto dal Decreto Ministeriale n.1444/1968 o in zone assimilabili a esse.

Gli interventi consentiti

  • Rinnovamento e consolidamento facciata esterna: si va dalla semplice pulitura e tinteggiatura fino ad interventi più organici e complessi;
  • Rinnovamento balconi, ornamenti, fregi e altri elementi decorativi;
  • Lavori su grondaie, pluviali, parapetti e cornici.

I vantaggi non finiscono qui. Sono comprese nell’agevolazione fiscale del Bonus Facciate anche le spese correlate all’intervento di restauro e quindi:

  • Lato cantiere: istallazione ponteggi e smaltimento materiali;
  • Lato tasse: IVA, imposta di bollo, diritti pagati per la richiesta di titoli abitativi edilizi e anche la tassa di occupazione suolo pubblico.

Le fasi del restauro facciate

  • Sopralluogo: un esame visivo approfondito cui segue la battitura per comprendere le zone maggiormente deteriorate;
  • Identificazione delle zone che possono essere salvaguardate e quelle che devono essere rimosse. In alcuni casi infatti;
  • Ripristino e uniformazione degli strati. Una volta rimosse le parti deteriorate e ripulita la superficie procediamo a disporre;
  • Tinteggiatura e rifiniture di pregio estetico.

Contattaci per una consulenza sul tuo immobile così da progettare insieme un intervento di restauro estetico grazie al Bonus Facciate 2021.

Edilizia, realizzazione massetto in cantiere

Massetto con polistirolo: un alleato nella realizzazione di pavimenti e non solo

Resistenza, leggerezza e adattabilità rendono il massetto alleggerito con polistirolo un prodotto utile per differenti progetti.

È un prodotto versatile, prezioso in ogni cantiere edile, resistente alla compressione, all’acqua, migliora l’isolamento termico e acustico ed è anche incredibilmente leggero. Il massetto alleggerito con polistirolo è una carta da giocare in ogni costruzione proprio per le sue caratteristiche specifiche: l’unione perfetta di resistenza, leggerezza e adattabilità. È un elemento intermedio tra uno strato e l’altro, solitamente eseguito come base per i pannelli radianti a pavimento e gettato direttamente sul solaio.

Il massetto si compone generalmente di vari elementi, equilibrati a seconda delle esigenze: cemento, acqua, sabbia; per questa particolare tipologia vengono aggiunte perle di polistirolo. Una volta miscelati con cura, dopo aver bagnato il supporto (soprattutto in caso di solai più vecchi), vengono diffusi in modo uniforme così da coprire al meglio tutte le porzioni di spazio. In edilizia, oltre a quello alleggerito con polistirolo, si utilizzano diversi tipi di massetti, per citarne un altro tipo quello con argilla espansa.

Una larga diffusione in edilizia. Utilizziamo il massetto con polistirolo nelle più differenti realizzazioni. Negli interni e negli esterni in egual misura. Una per tutte nella composizione dei sottofondi per i pavimenti civili e industriali (abbiamo analizzato quelli in cemento), a maggior ragione dove devono passare degli impianti di riscaldamento, delle tubazioni o cavi elettrici, oppure nei solai, e anche nella predisposizione di pendenze su tetti e terrazze fino al risanamento di coperture in lamiera grecata, all’isolamento di sottotetti a riempimenti di scavi, fondazioni, canalette e in molte altre realizzazioni.

Il massetto alleggerito in polistirolo è particolarmente indicato per la realizzazione di superfici idonee per la successiva posa di sistemi di riscaldamento a pavimento in quanto permette di ottenere un’ottima planarità dei getti eseguiti e la massima omogeneità del prodotto. Inoltre, è idoneo come sottofondo per pavimentazioni civili e industriali. I prezzi vanno da pochi euro al metro quadrato fino a 20 €/mq in base alla tipologia di lavoro, facilità di esecuzione e quantità.

NZEB, Un edificio smart per vincere la sfida green nel post-pandemia

NZEB ovvero un edificio che punta a consumare zero energia, a ridurre le emissioni, la dispersione di calore, ad essere autosufficiente: ecco il pilastro della città del futuro.

I nostri edifici tendono sempre di più all’efficientamento energetico. È una sfida irrinunciabile per raggiungere l’obiettivo di una riduzione dei consumi energetici. L’ultimo ritrovato sono gli edifici NZEB, ovvero ad alta efficienza energetica (Nearly Zero Energy Building). Edifici che rispondono alle esigenze di contenimento dei consumi e di autosufficienza energetica. Sono loro la molecola base di una smart-city.

È proprio la città sostenibile uno degli obiettivi indicati nell’edizione 2020 di Domus Forum tenutosi a Milano a novembre e nel quale ci si è interrogati su dove vanno le città. Gli agglomerati urbani, spogliati del traffico, delle folle e deprivati delle funzioni con la pandemia, ripartono dalle singole unità abitative, come nucleo pulito, efficiente, verde. In questa poderosa opera di ristrutturazione e ri-funzionalizzazione delle città ogni singolo intervento fa la sua parte.

In tal senso un grande contributo proviene dall’Unione Europea che sta spingendo per una completa revisione degli immobili. L’obiettivo, con molti passaggi intermedi, è un patrimonio immobiliare quasi del tutto decarbonizzato entro il 2050.

I punti essenziali per un edificio NZEB

  1. Energia pulita. Una delle precondizioni perché un edificio possa dirsi NZEB è il ricorso a fonti di energia rinnovabile. Stante le disposizioni contenute nella normativa esso deve prelevare almeno il 50% di energia rinnovabile per elettricità e riscaldamento. Un edificio che prima era energivoro autoproduce l’energia di cui ha bisogno e non di rado immette una porzione residuale di questa nel sistema. Il bene dell’ambiente e il risparmio in bolletta si conciliano. Ricorda! L’istallazione dei pannelli solari e delle colonnine di ricarica rientra negli interventi coperti con Superbonus.
  2. Ritorno alle origini. Fin dall’antichità e in assenza di sistemi meccanici, l’uomo ha progettato dei sistemi che garantissero la ventilazione nelle proprie case. Adesso non sono più sostenibili gli alti costi ambientali dei sistemi meccanici ed elettrici e quindi sempre più di frequente si ricorre a sistemi di ventilazione passiva. Per farlo occorre un approfondito esame dell’edificio, del suo posizionamento, di dove sono site porte o finestre e di come vi insistono gli elementi atmosferici. Una volta chiarito tutto questo si elaborano le soluzioni progettuali adatte a sfruttare al meglio la posizione naturale dell’edificio.
  3. Isolamento termico. Nell’ottica di un contenimento dei costi e dei consumi occorre limitare al massimo le dispersioni all’esterno. In tal senso è molto importante curare il cappotto energetico e ridurre le zone critiche.

Perché rivolgersi a Edil84

Edil84 ti assiste nella definizione e programmazione di tutti gli interventi che possano portare ad un efficientamento energetico sensibile garantendoti di risparmiare in bolletta salvaguardando l’ambiente. Allo stesso tempo è in grado di progettare ex novo un edificio NZEB che tenga quindi conto della corretta posizione e che ti permetta di sfruttare l’irraggiamento solare ma anche la ventilazione naturale. Contattaci per saperne di più!

pavimento industriale resina

Le resine, compagne ideali di ogni pavimento

Antimuffa, antisdrucciolio, antingiallente, antipolvere: tante sono le caratteristiche delle resine che completano e migliorano i pavimenti industriali.

Cosa serve per far durare di più i pavimenti industriali? I pavimenti industriali in cemento offrono vantaggi notevoli alle aziende. Sotto il profilo estetico danno quel senso di pulizia e linearità indispensabile negli ambienti di lavoro. Sono soggetti però all’usura dovuta ai carichi, all’azione di agenti chimici, all’abrasione, al lavorio dell’infiltrazioni d’acqua che fa sviluppare muffe. Il calcestruzzo utilizzato inoltre, come abbiamo mostrato in precedenza, si deteriora con il tempo. L’aggiunta finale di uno strato di resina permette di migliorarne le prestazioni ritardando di molto il deterioramento.

La rifinitura perfetta: uno strato aggiuntivo che corona ogni progetto. Dopo un lavoro svolto a regola d’arte (QUI ti abbiamo mostrato le varie fasi della realizzazione di un pavimento in cemento industriale) occorre aggiungere una resina protettiva che possa ulteriormente migliorare le prestazioni del pavimento. Disponibili con svariati colori, le resine si rivelano preziose nel contrasto agli agenti esterni che danneggiano il pavimento.

Alcune delle resine più diffuse

Quali tipi, quali caratteristiche, dove utilizzarle. A seconda del luogo di lavoro è più opportuno sceglierne una anziché un’altra. Molto apprezzata è quella antisdrucciolo che permette di ridurre al minimo gli scivolamenti, e in luoghi con macchinari o cantieri mobili è davvero utile. Largamente diffuse anche quelle antimuffa che limitano al massimo la penetrazione di questi organismi. La resina antiolio e antipolvere aiuta il calcestruzzo (Edil84 esegue lavori di restauro sul calcestruzzo) a respingere le infiltrazioni rendendolo più duraturo; quest’ultima è ampiamente utilizzata nelle aziende, soprattutto in alcune aree come i depositi, ma anche negli ospedali.

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Pavimento in cemento industriale: i vantaggi

Un approfondimento sulla realizzazione e sui vantaggi del pavimento in cemento industriale a cura di Edil84.

Un pavimento realizzato in cemento industriale risponde a tutte le esigenze di un’azienda. Una lunga durata, facilità nella pulizia, manutenzione dai costi contenuti, offre anche buone prestazioni sotto il profilo della conduzione termica.

Sebbene inoltre abbia una grande diffusione negli ambienti produttivi, non mancano esempi di un suo uso anche per quelli sanitari (grazie alla già citata facilità di pulizia) e perfino residenziali. La sua essenzialità, la sua pulizia estetica, infatti, si sposa con gli ambienti dal design moderno e lineare.

La realizzazione di un pavimento con il cemento industriale non richiede tempi particolarmente lunghi né costi elevatissimi a confronto con altre tipologie. C’è però, come per ogni intervento, una fase preliminare nella quale si devono avere ben chiare le caratteristiche del luogo dove si interviene.

Completato questo passaggio indispensabile si procede così:

  1. Preparazione di una base, la massicciata, sulla quale successivamente si disporranno gli strati successivi.
  2. Posa di uno strato di isolante sulla base predisposta in precedenza. Questo isolante permette di evitare le penetrazioni di acqua (altamente pericolosa per il calcestruzzo e in generale per ogni edificio).
  3. Fissazione di un’armatura in rete elettrosaldata che agevoli la diffusione del calcestruzzo evitando inoltre crepe, ritiri, fessurazioni e getti sbagliati.
  4. Getto del calcestruzzo che andrà a disporsi sulla rete elettrosaldata.
  5. Uniformazione del calcestruzzo. Attraverso una staggia, la colata viene diffusa uniformemente rimuovendo le porzioni in eccesso e garantendo una distribuzione omogena.
  6. Una volta che tutta la superficie è stata coperta dal calcestruzzo si procede a levigarla con un altro strumento, la frattazzatrice, che permette di rimuovere le asperità migliorando il lato estetico.
  7. Ultima rifinitura. Il pavimento viene verniciato con una resina idro e olio repellente che ne migliora la capacità di resistere alle macchie e agli agenti chimici.

L’importanza delle impermeabilizzazioni

Stiamo parlando di uno degli interventi più delicati. La copertura di tetti e ripiani richiede una premura maggiore perché gli errori possono sfociare in veri e propri danni.

L’acqua è da sempre uno dei nemici giurati di ogni costruzione. Abbiamo già parlato (QUI) di quanto sia pericoloso il deterioramento del calcestruzzo, provocato spesso dal lento lavorio degli elementi e soprattutto dall’acqua. Le infiltrazioni d’acqua possono produrre danni a qualsiasi costruzione. Danni che rischiano di essere anche ingenti.

Se molto spesso si riscontrano dei danni agli elementi esterni, a partire dal cappotto esterno (per saperne di più), non mancano casi di infiltrazioni d’acqua che attaccano le strutture più essenziali di un edificio. Per questo la tempestività nell’intervento, che necessita prima di un approfondito esame che solo tecnici esperti del settore possono condurre, è decisiva.

Quali sono le zone più a rischio?

  1. Nell’intradosso delle coperture a falde inclinate in seguito allo spostamento o alla rottura accidentale di uno o più elementi del manto di copertura, soprattutto se costituito da scandole in legno, coppi, tegole marsigliesi, lastre di pietra oppure coppi ed embrici, oppure per la rottura o l’otturazione di una grondaia o un discendente;
  2. Intorno alle cappe dei camini, nei displuvi o comunque in qualunque porzione di edificio dedita allo scolo delle acque.
  3. Nelle coperture in piano spesso danneggiate a causa dell’usura, della scarsa manutenzione oppure disfunzionanti perché mal progettate.
  4. In tutte le aree sporgenti come balconi e terrazze.
  5. Solai e pareti verticali dove sono presenti caditoie.

La nostra esperienza al tuo servizio

È indispensabile riconoscere per tempo le infiltrazioni d’acqua, identificare i punti sensibili e predisporre una strategia per risolverle alla radice. Contatta Edil84 per una diagnosi completa.

Interventi di restauro sul calcestruzzo

Sono sempre di più gli edifici che presentano un calcestruzzo deteriorato.

Dopo un’attenta analisi del deterioramento del calcestruzzo, Edil84 ti assiste con un piano di recupero.

Tutti siamo sobbalzati quando il presidente Rocco Commisso ha mostrato in diretta un calcinaccio che gli era caduto poco distante, sfiorandolo. Non è un fatto tanto eccezionale perché il calcestruzzo usato nei nostri monumenti e edifici nei passati decenni del Novecento è sempre più deteriorato. Lo dimostra in modo drammatico la vicenda del Ponte Morandi che pone tutti gli attori, dalle Istituzioni alle aziende, di fronte ad un patrimonio architettonico sempre più vecchio e sempre più malandato.

Con il tempo, infatti, il calcestruzzo diventa più poroso causando infiltrazioni e conseguente arrugginimento del metallo che si espande provocando distacchi. L’esposizione agli elementi o ad agenti inquinanti è ritenuta inoltre un fattore che può accelerare il deterioramento.

Come intervenire

Edil84 offre un intervento professionale che permette di ripristinare il calcestruzzo nella sua interezza estetica e funzionale. Una delle soluzioni che consigliamo è la malta cementizia che permette di integrare le porzioni di calcestruzzo distaccate. In tal caso si rimuove il calcestruzzo deteriorato fino a far emergere i ferri dell’armatura che, a loro volta, vengono accuratamente puliti con l’idrosabbiatura o con metodi affini. Questi ultimi vengono anche ricoperti di malta anticorrosiva che aiuta nel contrastare la ruggine.

La rimozione delle frazioni di calcestruzzo alterato permette una corretta ed efficace applicazione della malta che, disposta con attenzione, integra i volumi persi. Una volta ultimato il manufatto riassume la forma originaria.

Contattaci per una diagnosi dello stato di deterioramento del calcestruzzo e ti forniremo un preventivo dettagliato dell’intervento di restauro.

Superbonus, dove migliorare la misura

Da più parti si sta lavorando per migliorare una misura giù utile come il Superbonus.

Il Superbonus è una misura anticrisi appetibile ma, come alcuni stanno facendo notare, questa occasione rischia di essere solo per pochi. Da più parti adesso si lavora per limare i difetti. Uno dei soggetti in prima linea è ANCE che, per bocca del presidente Gabriele Buia, durante un’audizione sul Dl agosto alla Commissione Bilancio del Senato ha presentato alcune proposte migliorative.

Le richieste di ANCE

Tra queste c’è la richiesta di estendere la platea dei soggetti beneficiari alle “imprese che eseguono lavori agevolati su immobili di loro proprietà”. Al momento imprenditori e professionisti hanno un margine di manovra molto limitato. Qualora il beneficiario del Superbonus possieda un immobile strumentale situato in un condominio, può eseguire lavori di miglioramento nelle parti comuni dell’edificio.

Sempre ANCE chiede di “rivedere la definizione di condominio adottata dall’Agenzia delle Entrate ai fini dell’applicabilità della detrazione potenziata al 110%, che punta a impedire gli interventi su abitazioni con un unico proprietario. Ciò limita fortemente l’impatto economico della misura e le potenzialità del provvedimento, come stimolo agli interventi di riqualificazione urbana e all’interesse pubblico di avviare un serio programma di risparmio energetico e di sicurezza del patrimonio edilizio esistente”. ANCE punta infatti a semplificare l’accesso alla detrazione: la conditio sine qua non del condominio è il frazionamento e quando sussiste si dovrebbe poter accedere al Superbonus.

ANCE chiede infine di “eliminare il riferimento utilizzato dall’Agenzia delle Entrate alla “prevalente destinazione residenziale” per gli interventi sulle parti comuni condominiali, che limita fortemente il beneficio, specie per le unità immobiliari a destinazione non abitativa possedute da soggetti esercenti attività d’impresa”.

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